INTERCULTURAL DIPLOMACY”

NASCE A ROMA LA PRIMA CATTEDRA MONDIALE DI “INTERCULTURAL DIPLOMACY”


ROMA\aise\ – Nasce a Roma, pres­so la UNINT – Uni­ver­si­tà degli Stu­di Inter­na­zio­na­li di Roma la pri­ma cat­te­dra al mon­do di “Inter­cul­tu­ral Diplo­ma­cy / Diplo­ma­zia Inter­cul­tu­ra­le”. L’insegnamento è offer­to inte­ra­men­te in lin­gua ingle­se e fa par­te del cur­ri­cu­lum in rela­zio­ni inter­na­zio­na­li del cor­so di lau­rea magi­stra­le in Eco­no­mia e Mana­ge­ment Inter­na­zio­na­le dell’ateneo roma­no. Si trat­ta, spie­ga­no dall’Ateneo, di una pri­ma in asso­lu­to a livel­lo nazio­na­le ed inter­na­zio­na­le, frut­to del­le ricer­che e del­le intui­zio­ni dell’attuale amba­scia­to­re ita­lia­no in Sudan, Fabri­zio Lobas­so – docen­te pres­so UNINT, stu­dio­so del cam­po del­le scien­ze inter­cul­tu­ra­li appli­ca­te alla diplo­ma­zia da oltre un decen­nio, non­ché auto­re di mol­te pub­bli­ca­zio­ni sul tema tra cui “Il Diplo­ma­ti­co Inter­cul­tu­ra­le” (edi­zio­ni Giap­pi­chel­li) – e del­la pron­tez­za dell’università roma­na a coglie­re l’importante novi­tà. “Sia­mo giun­ti ad una pri­ma sin­te­si fon­da­men­ta­le”, spie­ga Lobas­so, “tra il mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li e quel­lo del­le rela­zio­ni inter­per­so­na­li. L’idea è quel­la di fis­sa­re alcu­ni con­cet­ti chia­ve per far sì che l’incontro con la diver­si­tà, tan­to a livel­lo micro quan­to macro-evo­lu­ti­vo, sia sem­pre un even­to pro­dut­ti­vo e forie­ro di mas­si­mo bene­fi­cio per il mag­gior nume­ro di per­so­ne. Tan­to più così nel mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li dove vi è un cre­scen­te biso­gno di for­ze cen­tri­pe­te e di dia­lo­go crea­ti­vo per con­tra­sta­re la fuga dall’altro det­ta­ta da cri­si, pau­ra, incer­tez­za sul futu­ro”. Appren­di­men­to teo­ri­co ma soprat­tut­to eser­ci­ta­zio­ni pra­ti­co-espe­rien­zia­li saran­no le chia­vi per assor­bi­re al meglio le ore di lezio­ne che accom­pa­gne­ran­no gli stu­den­ti nel seme­stre di appli­ca­zio­ne. “La diplo­ma­zia inter­cul­tu­ra­le”, con­ti­nua l’ambasciatore Lobas­so, “è una manie­ra anti­ca eppu­re rivo­lu­zio­na­ria di inter­pre­ta­re in moda­li­tà inclu­si­va il lavo­ro del pro­fes­sio­ni­sta del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li, impe­gna­to a con­tri­bui­re nel mon­do allo svi­lup­po di sce­na­ri di pace, benes­se­re, svi­lup­po e sta­to di dirit­to”. La UNINT di Roma da anni è impe­gna­ta for­te­men­te a for­ma­re stu­den­ti che affron­ti­no con pre­pa­ra­zio­ne e con­sa­pe­vo­lez­za la ricer­ca di lavo­ro nel mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li (non solo in diplo­ma­zia, ma anche nel fun­zio­na­ria­to inter­na­zio­na­le e nel­le orga­niz­za­zio­ni non gover­na­ti­ve). “È per que­sto moti­vo”, con­clu­de Fabri­zio Lobas­so, “che lo stu­dio del­la diplo­ma­zia inter­cul­tu­ra­le deve neces­sa­ria­men­te con­fron­tar­si e per­mea­re i nuclei pri­ma­ri del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li, sno­dan­do­si su una mol­te­pli­ci­tà di diret­tri­ci, set­te in par­ti­co­la­re: la poli­ti­ca, l’economia e il com­mer­cio, la coo­pe­ra­zio­ne allo svi­lup­po, la cul­tu­ra, la comu­ni­ca­zio­ne, la soli­da­rie­tà e il dirit­to”. (aise)”>aise\ – Nasce a Roma, pres­so la UNINT – Uni­ver­si­tà degli Stu­di Inter­na­zio­na­li di Roma la pri­ma cat­te­dra al mon­do di “Inter­cul­tu­ral Diplo­ma­cy / Diplo­ma­zia Interculturale”.
L’insegnamento è offer­to inte­ra­men­te in lin­gua ingle­se e fa par­te del cur­ri­cu­lum in rela­zio­ni inter­na­zio­na­li del cor­so di lau­rea magi­stra­le in Eco­no­mia e Mana­ge­ment Inter­na­zio­na­le dell’ateneo romano.
Si trat­ta, spie­ga­no dall’Ateneo, di una pri­ma in asso­lu­to a livel­lo nazio­na­le ed inter­na­zio­na­le, frut­to del­le ricer­che e del­le intui­zio­ni dell’attuale amba­scia­to­re ita­lia­no in Sudan, Fabri­zio Lobas­so – docen­te pres­so UNINT, stu­dio­so del cam­po del­le scien­ze inter­cul­tu­ra­li appli­ca­te alla diplo­ma­zia da oltre un decen­nio, non­ché auto­re di mol­te pub­bli­ca­zio­ni sul tema tra cui “Il Diplo­ma­ti­co Inter­cul­tu­ra­le” (edi­zio­ni Giap­pi­chel­li) – e del­la pron­tez­za dell’università roma­na a coglie­re l’importante novità.
“Sia­mo giun­ti ad una pri­ma sin­te­si fon­da­men­ta­le”, spie­ga Lobas­so, “tra il mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li e quel­lo del­le rela­zio­ni inter­per­so­na­li. L’idea è quel­la di fis­sa­re alcu­ni con­cet­ti chia­ve per far sì che l’incontro con la diver­si­tà, tan­to a livel­lo micro quan­to macro-evo­lu­ti­vo, sia sem­pre un even­to pro­dut­ti­vo e forie­ro di mas­si­mo bene­fi­cio per il mag­gior nume­ro di per­so­ne. Tan­to più così nel mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li dove vi è un cre­scen­te biso­gno di for­ze cen­tri­pe­te e di dia­lo­go crea­ti­vo per con­tra­sta­re la fuga dall’altro det­ta­ta da cri­si, pau­ra, incer­tez­za sul futuro”.
Appren­di­men­to teo­ri­co ma soprat­tut­to eser­ci­ta­zio­ni pra­ti­co-espe­rien­zia­li saran­no le chia­vi per assor­bi­re al meglio le ore di lezio­ne che accom­pa­gne­ran­no gli stu­den­ti nel seme­stre di applicazione.
“La diplo­ma­zia inter­cul­tu­ra­le”, con­ti­nua l’ambasciatore Lobas­so, “è una manie­ra anti­ca eppu­re rivo­lu­zio­na­ria di inter­pre­ta­re in moda­li­tà inclu­si­va il lavo­ro del pro­fes­sio­ni­sta del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li, impe­gna­to a con­tri­bui­re nel mon­do allo svi­lup­po di sce­na­ri di pace, benes­se­re, svi­lup­po e sta­to di diritto”.
La UNINT di Roma da anni è impe­gna­ta for­te­men­te a for­ma­re stu­den­ti che affron­ti­no con pre­pa­ra­zio­ne e con­sa­pe­vo­lez­za la ricer­ca di lavo­ro nel mon­do del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li (non solo in diplo­ma­zia, ma anche nel fun­zio­na­ria­to inter­na­zio­na­le e nel­le orga­niz­za­zio­ni non governative).
“È per que­sto moti­vo”, con­clu­de Fabri­zio Lobas­so, “che lo stu­dio del­la diplo­ma­zia inter­cul­tu­ra­le deve neces­sa­ria­men­te con­fron­tar­si e per­mea­re i nuclei pri­ma­ri del­le rela­zio­ni inter­na­zio­na­li, sno­dan­do­si su una mol­te­pli­ci­tà di diret­tri­ci, set­te in par­ti­co­la­re: la poli­ti­ca, l’economia e il com­mer­cio, la coo­pe­ra­zio­ne allo svi­lup­po, la cul­tu­ra, la comu­ni­ca­zio­ne, la soli­da­rie­tà e il diritto”.

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