Intervista a Francesco Benozzo

Pandemia dichiarata, soggiogamento delle popolazioni, soppressione della libertà di parola


Fran­ce­sco Benoz­zo, il poe­ta-filo­lo­go-musi­ci­sta can­di­da­to dal 2015 al Pre­mio Nobel per la Let­te­ra­tu­ra, auto­re di diver­se cen­ti­na­ia di pub­bli­ca­zio­ni, diret­to­re di tre rivi­ste scien­ti­fi­che inter­na­zio­na­li, mem­bro del comi­ta­to scien­ti­fi­co di grup­pi di ricer­ca inter­na­zio­na­li (tra i qua­li il “Cen­tro Stu­di di Medi­cal Huma­ni­ties” (CMH), il work­group “We Tell / Sto­ry­tel­ling e impe­gno civi­co in epo­ca post-digi­ta­le”, e “IDA: Imma­gi­ni e Defor­ma­zio­ni dell’Altro”), coor­di­na­to­re del Dot­to­ra­to di ricer­ca in Stu­di let­te­ra­ri e cul­tu­ra­li all’Università di Bolo­gna, ha espres­so in que­sti gior­ni pub­bli­ca­men­te con­si­de­ra­zio­ni non alli­nea­te a quel­le cor­ren­ti a pro­po­si­to dell’emergenza pan­de­mi­ca in atto. In que­sta inter­vi­sta spie­ga il suo pun­to di vista sul­la questione.

Inter­vi­sta a Fran­ce­sco Benozzo

Come vive, in quan­to intel­let­tua­le, la situa­zio­ne pre­sen­te? Sta lavo­ran­do a qual­che pro­get­to in que­sto isolamento?
Sono come tut­ti i cit­ta­di­ni agli arre­sti domi­ci­lia­ri, arre­sti attua­ti sen­za dibat­ti­men­to par­la­men­ta­re, in un chia­ro momen­to di sop­pres­sio­ne del­la demo­cra­zia, e pre­si­dia­ti dal­le for­ze dell’ordine e dai militari.
Come vivo que­sto iso­la­men­to? … con­ti­nua la let­tu­ra

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