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Coronavirus COVID-19: situazione in Grecia

2020-03-17

Al 18 mar­zo 2020, i casi di infe­zio­ne da coro­na­vi­rus in Gre­cia risul­ta­no esse­re 418, con mag­gio­re con­cen­tra­zio­ne ad Atene.
79 casi sono rico­ve­ra­ti in ospe­da­le, di cui 13 intu­ba­ti con gra­ve insuf­fi­cien­za pol­mo­na­re in strut­tu­re ospe­da­lie­re ad Ate­ne, Patras­so e Salo­nic­co. Cin­que deces­si e quat­tor­di­ci gua­ri­gio­ni. Si ripor­ta­no di segui­to le misu­re di pre­ven­zio­ne e con­te­ni­men­to intra­pre­se dal Mini­ste­ro del­la Salu­te elle­ni­co dall’inizio dell’epidemia, spe­ci­fi­can­do che sono pre­vi­ste san­zio­ni per man­ca­ta conformità.

TRASPORTI, MOVIMENTI DEI CONNAZIONALI E RACCOMANDAZIONI
CONSULTARE il SITO

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Ambasciata It. – Iniziative di solidarietà –

Coronavirus. Iniziative di solidarietà nei confronti dell’Italia

Gen­ti­li Con­so­li Ono­ra­ri, Enti, Asso­cia­zio­ni, Care/i tutte/i,

vi sarei gra­to se pote­ste dare la mas­si­ma dif­fu­sio­ne pos­si­bi­le a que­sta pagi­na del sito dell’Ambasciata, con cui segna­lia­mo la pos­si­bi­li­tà effet­tua­re dona­zio­ni alla Pro­te­zio­ne Civi­le ita­lia­na per far fron­te all’emergenza epi­de­mio­lo­gi­ca in cor­so in Italia.

In que­ste ore stia­mo rice­ven­do tan­ti mes­sag­gi di soli­da­rie­tà e vici­nan­za, è pra­ti­ca­men­te impos­si­bi­le rispon­de­re a tut­ti. Se anche voi dove­ste rice­ve­re mes­sag­gi simi­li vi sarem­mo gra­ti se pote­ste rin­gra­zia­re a nome dell’Ambasciata, riman­dan­do al con­tem­po al link che vi ho invia­to. Sarem­mo mol­to lie­ti, ovvia­men­te, se pote­ste infor­mar­ci del­le ini­zia­ti­ve di soli­da­rie­tà più signi­fi­ca­ti­ve di cui dove­ste veni­re al corrente.

Cor­dial­men­te,

Ales­san­dro Tutino
Pri­mo Segretario

Amba­scia­ta d’Italia ad Atene
Odos Seke­ri, 2 – Atene

Coro­na­vi­rus COVID-19 : aggior­na­men­ti

T +30 2103617260

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AGLI STUDENTI DEL VOLTA

Coro­na­vi­rus, la let­te­ra del pre­si­de del Liceo Vol­ta agli stu­den­ti: “Non avve­le­na­te la vita sociale”

AGLI STUDENTI DEL VOLTA
“La peste che il tri­bu­na­le del­la sani­tà ave­va temu­to che potes­se entrar con le ban­de ale­man­ne nel mila­ne­se, c’era entra­ta dav­ve­ro, come è noto; ed è noto pari­men­te che non si fer­mò qui, ma inva­se e spo­po­lò una buo­na par­te d’Italia…..”
Le paro­le appe­na cita­te sono quel­le che apro­no il capi­to­lo 31 dei Pro­mes­si spo­si, capi­to­lo che insie­me al suc­ces­si­vo è inte­ra­men­te dedi­ca­to all’epidemia di peste che si abbat­té su Mila­no nel 1630. Si trat­ta di un testo illu­mi­nan­te e di straor­di­na­ria moder­ni­tà che vi con­si­glio di leg­ge­re con atten­zio­ne, spe­cie in que­sti gior­ni così con­fu­si. Den­tro quel­le pagi­ne c’è già tut­to, la cer­tez­za del­la peri­co­lo­si­tà degli stra­nie­ri, lo scon­tro vio­len­to tra le auto­ri­tà, la ricer­ca spa­smo­di­ca del cosid­det­to pazien­te zero, il disprez­zo per gli esper­ti, la cac­cia agli unto­ri, le voci incon­trol­la­te, i rime­di più assur­di, la raz­zia dei beni di pri­ma neces­si­tà, l’emergenza sani­ta­ria…. In quel­le pagi­ne vi imbat­te­re­te fra l’altro in nomi che sicu­ra­men­te cono­sce­te fre­quen­tan­do le stra­de intor­no al nostro Liceo che, non dimen­ti­chia­mo­lo, sor­ge al cen­tro di quel­lo che era il laz­za­ret­to di Mila­no: Ludo­vi­co Set­ta­la, Ales­san­dro Tadi­no, Feli­ce Casa­ti per citar­ne alcu­ni. Insom­ma più che dal roman­zo del Man­zo­ni quel­le paro­le sem­bra­no sbu­ca­te fuo­ri dal­le pagi­ne di un gior­na­le di oggi.
Cari ragaz­zi, nien­te di nuo­vo sot­to il sole, mi ver­reb­be da dire, eppu­re la scuo­la chiu­sa mi impo­ne di par­la­re. La nostra è una di quel­le isti­tu­zio­ni che con i suoi rit­mi ed i suoi riti segna lo scor­re­re del tem­po e l’ordinato svol­ger­si del vive­re civi­le, non a caso la chiu­su­ra for­za­ta del­le scuo­le è qual­co­sa cui le auto­ri­tà ricor­ro­no in casi rari e vera­men­te ecce­zio­na­li. Non sta a me valu­ta­re l’opportunità del prov­ve­di­men­to, non sono un esper­to né fin­go di esser­lo, rispet­to e mi fido del­le auto­ri­tà e ne osser­vo scru­po­lo­sa­men­te le indi­ca­zio­ni, quel­lo che voglio però dir­vi è di man­te­ne­re il san­gue fred­do, di non lasciar­vi tra­sci­na­re dal deli­rio col­let­ti­vo, di con­ti­nua­re – con le dovu­te pre­cau­zio­ni – a fare una vita nor­ma­le. Appro­fit­ta­te di que­ste gior­na­te per fare del­le pas­seg­gia­te, per leg­ge­re un buon libro, non c’è alcun moti­vo – se sta­te bene – di resta­re chiu­si in casa. Non c’è alcun moti­vo per pren­de­re d’assalto i super­mer­ca­ti e le far­ma­cie, le masche­ri­ne lascia­te­le a chi è mala­to, ser­vo­no solo a loro. La velo­ci­tà con cui una malat­tia può spo­star­si da un capo all’altro del mon­do è figlia del nostro tem­po, non esi­sto­no muri che le pos­sa­no fer­ma­re, seco­li fa si spo­sta­va­no ugual­men­te, solo un po’ più len­ta­men­te. Uno dei rischi più gran­di in vicen­de del gene­re, ce lo inse­gna­no Man­zo­ni e for­se ancor più Boc­cac­cio, è l’avvelenamento del­la vita socia­le, dei rap­por­ti uma­ni, l’imbarbarimento del vive­re civi­le. L’istinto ata­vi­co quan­do ci si sen­te minac­cia­ti da un nemi­co invi­si­bi­le è quel­lo di veder­lo ovun­que, il peri­co­lo è quel­lo di guar­da­re ad ogni nostro simi­le come ad una minac­cia, come ad un poten­zia­le aggres­so­re. Rispet­to alle epi­de­mie del XIV e del XVII seco­lo noi abbia­mo dal­la nostra par­te la medi­ci­na moder­na, non è poco cre­de­te­mi, i suoi pro­gres­si, le sue cer­tez­ze, usia­mo il pen­sie­ro razio­na­le di cui è figlia per pre­ser­va­re il bene più pre­zio­so che pos­se­dia­mo, il nostro tes­su­to socia­le, la nostra uma­ni­tà. Se non riu­sci­re­mo a far­lo la peste avrà vin­to davvero.
Vi aspet­to pre­sto a scuola”.

Dome­ni­co Squillace

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Informativa Coronavirus

Infor­ma­ti­va sul­le misu­re adot­ta­te dal­le Auto­ri­tà gre­che per il con­te­ni­men­to del Coronavirus

Gen­ti­li
Con­so­li Ono­ra­ri, Came­re di Com­mer­cio, Enti e Associazioni,

atti­ro la vostra atten­zio­ne sull’annuncio
http://www.viaggiaresicuri.it/country/GRC
rela­ti­vo alle misu­re pre­ven­ti­ve adot­ta­te dal­le Auto­ri­tà gre­che per il con­te­ni­men­to del Coro­na­vi­rus, appe­na pub­bli­ca­to sul sito Viag­gia­re Sicu­ri, gesti­to dal Mini­ste­ro degli Affa­ri Este­ri e del­la Coo­pe­ra­zio­ne Internazionale.
Cordialmente,

Ales­san­dro Tutino
Pri­mo Segretario

Amba­scia­ta d’Italia ad Atene
Odos Seke­ri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

T +30 2103617260

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Referendum Costituzionale

in vista del Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le, fis­sa­to al 29 mar­zo 2020, si segna­la il comu­ni­ca­to stam­pa – dispo­ni­bi­le sul sito dell’Ambasciata d’Italia ad Ate­ne (clic­can­do qui) – vol­to a ram­men­ta­re la pos­si­bi­li­tà di eser­ci­ta­re il dirit­to di opzio­ne per il voto in Italia.

Cor­dial­men­te,


Odos Seke­ri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

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Ti auguro tempo

Ti augu­ro tem­po” di Elli Michler

Non ti augu­ro un dono qualsiasi,
ti augu­ro sol­tan­to quel­lo che i più non hanno.
Ti augu­ro tem­po, per diver­tir­ti e per ridere;
se lo impie­ghe­rai bene potrai rica­var­ne qualcosa.
Ti augu­ro tem­po, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stes­so, ma anche per donar­lo agli altri.
Ti augu­ro tem­po, non per affret­tar­ti a correre,
ma tem­po per esse­re contento.
Ti augu­ro tem­po, non sol­tan­to per trascorrerlo,
ti augu­ro tem­po per­ché te ne resti:
tem­po per stu­pir­ti e tem­po per fidarti
e non sol­tan­to per gua­dar­lo sull’orologio.
Ti augu­ro tem­po per guar­da­re le stelle
e tem­po per cre­sce­re, per maturare.
Ti augu­ro tem­po per spe­ra­re nuo­va­men­te e per amare.
Non ha più sen­so rimandare.
Ti augu­ro tem­po per tro­va­re te stesso,
per vive­re ogni tuo gior­no, ogni tua ora come un dono.
Ti augu­ro tem­po anche per perdonare.
Ti augu­ro di ave­re tem­po, tem­po per la vita.

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La sordellina italiana…

LA SORDELLINA ITALIANA ED IL SUO RITORNO
a cura del dott.Luigi Gugliotta

Anco­ra oggi, quan­do sen­to par­la­re di zam­po­gna­ri, i miei ricor­di cor­ro­no agli anni del­la mia infan­zia e alle imma­gi­ni del Nata­le di quel­le epo­che ormai lon­ta­ne. Mi sov­ven­go­no le figu­re dei due pasto­ri che, pro­ve­nien­ti dai pae­si­ni del retro­ter­ra mon­ta­no del bas­so Lazio, duran­te il perio­do del­la nove­na nata­li­zia, la sera sem­pre alla stes­sa ora, veni­va­no a suo­na­re nell’androne del­la palaz­zi­na moti­vi tra­di­zio­na­li natalizi.
Era­no vesti­ti dei loro tipi­ci abi­ti e coper­ti da fol­te pel­li di peco­re, con ai pie­di le clas­si­che “ciό­cia­re”, cal­za­tu­re tipi­che dei pasto­ri e dei con­ta­di­ni del Fusi­na­te; viag­gia­va­no in cop­pia, uno suo­na­va la zam­po­gna e l’altro la cia­ra­mel­la, accon­ten­tan­do­si del­le offer­te di chi si fer­ma­va ad ascoltare.

Fig.1 Zam­po­gna­ri nei tra­di­zio­na­li costumi

Oggi, la figu­ra buco­li­ca del­lo zam­po­gna­ro resta solo nel pre­se­pe, ove è posto di soli­to in pros­si­mi­tà del­la capan­na o grot­ta del­la Sacra fami­glia, men­tre la zam­po­gna, stru­men­to musi­ca­le da sem­pre pre­sen­te, nel­le sue varie for­me, nel­la tra­di­zio­ne dell’Italia agro-pasto­ra­le, gra­zie alla pas­sio­ne di alcu­ni musi­ci­sti è tor­na­ta a vive­re la sua impor­tan­za nel­la musi­ca tra­di­zio­na­le. Ormai, in vari pae­si di Ita­lia si orga­niz­za­no Festi­vals dedi­ca­ti a que­sto stru­men­to aero­fo­no; di que­sti men­zio­no i due i più noti: Festi­val del­la Zam­po­gna di Sca­po­li e Festi­val del­la Zam­po­gna di Mara­no­la. Pro­prio a Mara­no­la, nel cor­so di varie edi­zio­ni del Festi­val loca­le, ho potu­to appu­ra­re come la zam­po­gna che, nell’ottica del­la mag­gior par­te del­le per­so­ne pas­sa­va per uno stru­men­to pove­ro, abbia nel cor­so dei seco­li, inve­ce, a par­ti­re dal­le sue ori­gi­ni, una sto­ria ric­ca di stu­di e di ten­ta­ti­vi di per­fe­zio­na­men­to del­lo stru­men­to stesso.
Sul fini­re del XVI seco­lo e nel cor­so di tut­to il “600 l’aerofono a sac­co vie­ne per­fe­zio­na­to da inge­gno­si inven­to­ri, anche con l’aggiunta di nume­ro­se chia­vi per otte­ne­re mag­gio­ri pos­si­bi­li­tà cro­ma­ti­che, nel­la spe­ran­za di avvi­ci­nar­si alle pos­si­bi­li­tà tona­li e alle modu­la­zio­ni dell’organo; nasce cosi la sor­del­li­na.
La sor­del­li­na, ispi­ra­ta alle zam­po­gne popo­la­ri napo­le­ta­ne, è una zam­po­gna cor­te­se insuf­fla­ta a man­ti­ce, mol­to apprez­za­ta da musi­ci­sti, ari­sto­cra­ti­ci e ric­chi com­mer­cian­ti. Con un ric­co reper­to­rio per accom­pa­gna­re can­ti reli­gio­si o lai­ci o anche dan­ze, essa veni­va suo­na­ta pres­so tut­te le cor­ti euro­pee dell’epoca.
Ven­ne suo­na­ta nell’ambito di tut­to il XVII seco­lo, perio­do duran­te il qua­le eccel­lo­no musi­ci­sti come:
* Gio­van­ni Loren­zo Bal­da­no da Savo­na (1576-1660) che com­po­ne oltre 160 bra­ni per sor­del­li­na, rac­col­ti nel “Libro per scri­ver l’intavolatura per sona­re sopra le sor­del­li­ne” (Savo­na 1600) “Bal­lo del Gran Duca”

Fig.2 Fra­nçois Lan­glois suo­na la sor­del­li­na (1588-1647), Roma 1630, dipin­to di Fra­nçois Vignon.

* il fran­ce­se Fra­nçois Lan­glois (1588-1647), mer­can­te d’arte famo­so in tut­ta Euro­pa e vir­tuo­so suo­na­to­re del­la muset­te de cour fran­ce­se; tra il 1623 ed il 1626 egli dif­fu­se e fece cono­sce­re la sor­del­li­na a Lon­dra, Pari­gi, Bor­deaux e Roma, con­tri­buen­do all’aggiunta di una secon­da can­na anche alla muset­te fran­ce­se, come sul­la sor­del­li­na ita­lia­na da lui magi­stral­men­te suonata; 

Fig.3 Man­fre­do Set­ta­la (1600-1680), dipin­to di C.F. Nuvo­lo­ne, 1640. Que­sto dipin­to ,anda­to per­du­to, e’ sta­to ritro­va­to da Eric Mont­bel nel 2014 e pub­bli­ca­to nel suo arti­co­lo prin­ci­pe sul­la sor­del­li­na (vedi note biblio­gra­fi­che). Copy­right foto Moran­dot­ti, tut­ti i dirit­ti di auto­re riservati.

* il dot­to cano­ni­co Man­fre­do Set­ta­la da Mila­no (1600-1680), inven­to­re e costrut­to­re di stru­men­ti musi­ca­li, idea­to­re e rea­liz­za­to­re di com­ples­se sor­del­li­ne (fino a quat­tro can­ne e 56 chia­vi). Man­fre­do Set­ta­la può esse­re sicu­ra­men­te defi­ni­to come il padre del­la “sor­del­li­na ita­lia­na”, soprat­tut­to dopo il ritro­va­men­to, in un libro d’arte, di una raf­fi­gu­ra­zio­ne del dipin­to, anda­to per­du­to, di Car­lo Fran­ce­sco Nuvo­lo­ne (1609-1702) che ritrae Man­fre­do Set­ta­la in posa di fian­co ad alcu­ne sue inven­zio­ni, tra cui la sua sordellina; 

Fig.4 La sor­del­li­na descrit­ta da Marin Mer­sen­ne in ”Har­mo­nie universelle”(1636)

* il fran­ce­se Marin Mer­sen­ne (1588-1648), sacer­do­te ordi­na­to, defi­ni­to anche “padre dell’acustica” per il suo lavo­ro sul­la teo­ria musi­ca­le “Har­mo­nie uni­ver­selle” (1636); Mer­sen­ne, figu­ra polie­dri­ca e cen­tro di col­le­ga­men­to con per­so­ne ed idee del­la sua epo­ca in varie par­ti di Euro­pa, pub­bli­ca, nel suo trat­ta­to enci­clo­pe­di­co del 1636, una descri­zio­ne com­ple­ta del­la sor­del­li­na ita­lia­na rea­liz­za­ta da Man­fre­do Settala.
Mer­sen­ne, nel 1633, ave­va invia­to a Mila­no e Roma, alla ricer­ca di infor­ma­zio­ni sugli stru­men­ti musi­ca­li ita­lia­ni, il suo col­la­bo­ra­to­re Gabriel Nau­dè che era buon ami­co del noto medi­co mila­ne­se Ludo­vi­co Set­ta­la, padre di Man­fre­do Settala.
La sor­del­li­na ita­lia­na ha ope­ra­to una pro­fon­da influen­za sul­le altre cor­na­mu­se euro­pee; lo stes­so Mer­sen­ne con­si­glia­va ai costrut­to­ri di muset­te fran­ce­si di imi­ta­re le pos­si­bi­li­tà poli­fo­ni­che di due can­ne distin­te, pro­prie del­la sor­del­li­na ita­lia­na. Nel 1660 Mar­tin Hot­te­ter­re appli­che­rà alla cor­na­mu­sa baroc­ca fran­ce­se una secon­da can­na, aumen­tan­do così l’estensione melo­di­ca del­lo strumento.

IL QUADRO DI SESSA AURUNCA (CE)
Con la mor­te del Set­ta­la, la sor­del­li­na vie­ne dimen­ti­ca­ta e di essa resta­no solo poche trac­ce in qual­che dipin­to o rife­ri­men­to scrit­to, come ripor­ta­to sopra; nel 2016, però vie­ne sco­per­to un gran­de qua­dro, risa­len­te al 1630 e attri­bui­to al pit­to­re napo­le­ta­no Pao­lo Dome­ni­co Fino­glio (1590-1645), pres­so la cap­pel­la dell’ex con­ven­to, (oggi Isti­tu­to Supe­rio­re Ago­sti­no Nin­fo), a Ses­sa Aurun­ca (CE).

Fig.5 Suo­na­to­re di sor­del­li­na, Ses­sa Aurun­ca (attri­bui­to a Pao­lo Dome­ni­co Fino­glio, 1630). Il dipin­to è sta­to sco­per­to in Ses­sa Aurun­ca da Mar­co Tomas­si nel 2016. Copy­right Foto Mar­co Tomassi.

Il qua­dro ripren­de in pri­mo pia­no un suo­na­to­re di sor­del­li­na, accom­pa­gna­to da un suo­na­to­re di cor­net­to; due gio­va­ni can­ta­no a libret­to. La pre­sen­za di due ange­li met­te in risal­to il valo­re spi­ri­tua­le del­la raf­fi­gu­ra­zio­ne, ma la sua impor­tan­za sta, soprat­tut­to, nel fat­to che esso atte­sta che la sor­del­li­na era uno stru­men­to esi­sten­te e suo­na­to. La sor­del­li­na del qua­dro di Ses­sa Aurun­ca è simi­le a quel­la dei due dipin­ti, rea­liz­za­ti a Roma nel 1630 da Clau­de Vignon, raf­fi­gu­ran­ti il famo­so Fran­cois Lan­glois (fig.1). Si trat­ta di uno stru­men­to com­ples­so con tre can­ne, insuf­fla­to con un man­ti­ce sot­to il brac­cio destro del suo­na­to­re, dota­to di mol­te chia­vi moder­ne con sup­por­ti metal­li­ci, come quel­le del cla­ri­net­to nato, però, 70 anni dopo.
Nel 2016 il Prof. Eric Mont­bel, Dot­to­re in Etno­mu­si­co­lo­gia dell’Università di Aix-Mar­seil­le e gran­de stu­dio­so degli stru­men­ti aero­fo­ni del sum­men­zio­na­to perio­do (zam­po­gne, cor­na­mu­se fran­ce­si ecc.ecc.), affian­ca­to da tre eccel­si musi­ci­sti del­la musi­ca anti­ca (Mar­co Tomas­si inge­gne­re-mae­stro liu­ta­io, Gior­gio Pinai flau­ti­sta ed esper­to di stru­men­ti aero­fo­ni e musi­ca anti­ca, Mar­co Iame­le flau­ti­sta e musi­co­lo­go-filo­lo­go), tene­va una con­fe­ren­za a Mara­no­la, duran­te lo svol­gi­men­to del Festi­val del­la Zam­po­gna, sull’importanza del ritro­va­men­to del qua­dro di Ses­sa Aurunca.
Nel 2019 il Prof. Eric Mont­bel ed il Mae­stro liu­ta­io Mar­co Tomas­si annun­cia­va­no, nel cor­so del­la XXVI edi­zio­ne del Festi­val del­la Zam­po­gna di Mara­no­la, l’avvenuta rico­stru­zio­ne, ad ope­ra del­la Liu­te­ria Mon­te­cas­si­no, del­la sor­del­li­na di Man­fre­do Set­ta­la (fig.6) e la sua pre­sen­ta­zio­ne “in ante­pri­ma asso­lu­ta” del­lo stru­men­to, che tor­na­va a suo­na­re dopo seco­li di silenzio. 

Fig.6 La sor­del­li­na di Man­fre­do Set­ta­la rico­strui­ta dal Mae­stro Liu­ta­io Mar­co Tomas­si

La ese­cu­zio­ne vir­tuo­sa di bra­ni di Gio­van­ni Loren­zo Bal­da­no e di bra­ni pro­pri pro­po­sti dal Prof. Mont­bel e dal Mae­stro Tomas­si ha fat­to scen­de­re una pro­fon­da emo­zio­ne dell’animo dei pre­sen­ti ascoltatori.
Il pen­sie­ro che uno stru­men­to musi­ca­le tor­nas­se a vive­re, dopo seco­li di dimen­ti­can­za, incu­te­va nei pre­sen­ti una evi­den­te curio­si­tà e sen­ti­men­to di rispet­to; quel suo­no così vici­no, ma dif­fe­ren­te da quel­lo del­la zam­po­gna tra­di­zio­na­le, e così simi­le a quel­lo dell’organo eccle­sia­sti­co amma­lia­va e affa­sci­na­va il pub­bli­co presente.
For­se 400 anni fa, una muset­te fran­ce­se ed una sor­del­li­na ita­lia­na si incon­tra­va­no in un’armonia di suo­ni che, gra­zie allo stu­dio, al lavo­ro, ma soprat­tut­to alla pas­sio­ne di per­so­ne come il Prof.Eric Mont­bel ed il Mae­stro liu­ta­io Mar­co Tomas­si, tor­na­va­no a dif­fon­der­si nei cie­li del­la musi­ca di qualità.

NOTE BIBLIOGRAFICHE
1) Rin­gra­zia­mo Il Prof. Eric Mont­bel per mate­ria­le che ci ha mes­so, mol­to gen­til­men­te, a disposizione
MONTBEL Eric, «Le por­trait de Man­fre­do Set­ta­la attri­bué à Car­lo Fran­ce­sco Nuvo­lo­ne: un hom­ma­ge au col­lec­tion­neur et fac­teur de sour­de­li­nes», in Musi­que-Ima­ges-Instru­men­ts n°15, Por­trai­ts, bal­le­ts, trai­tés, CNRS Edi­tions, 2015.
* The Sour­de­li­ne of Man­fre­do Set­ta­la – Eric Mont­bel (The jour­nal of Bag­pi­pe Socie­ty Sum­mer 2015)
* The Sour­de­li­ne of Man­fre­do Set­ta­la, Part 2 – Eric Mont­bel (The jour­nal of Bag­pi­pe Socie­ty Autumn 2015)
* La Sor­del­li­na di Ses­sa Aurun­ca, Zam­po­gna acca­de­mi­ca, arca­di­ca, model­lo euro­peo (Eric Mont­bel, Dot­to­re in Etno­mu­si­co­lo­gia dell’università di Aix-Marseille)

2) Zam­po­gne­riA – Fiu­me­ra­pi­do (Fini­ster­re, 2016)

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Ambasciata It.: concorso

Concorso Pubblico per Titoli ed Esami per il Conferimento di 120 posti di Commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato, indetto con Decreto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 2 dicembre 2019

Si pre­ga di voler infor­ma­re i con­na­zio­na­li resi­den­ti nel­le rispet­ti­ve cir­co­scri­zio­ni con­so­la­ri, nei modi rite­nu­ti piu’ oppor­tu­ni, che sul­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le del­la Repub­bli­ca Ita­lia­na – 4^ Serie Spe­cia­le “Con­cor­si ed esa­mi” del 3 dicem­bre 2019 – e’ sta­to pub­bli­ca­to il ban­do del con­cor­so indi­ca­to in ogget­to e che lo stes­so e’ con­sul­ta­bi­le sul sito: www.poliziadistato.it

Can­cel­le­ria Con­so­la­re dell’Ambasciata It. di Atene

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Non aspettare”

Non aspet­ta­re”

mera­vi­glio­sa poesia
di Madre Tere­sa di Calcutta
che ci inse­gna a coglie­re l’attimo

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Non aspet­ta­re di fini­re l’università,
di innamorarti,
di tro­va­re lavoro,
di sposarti,
di ave­re figli,
di veder­li sistemati,
di per­de­re quei die­ci chili,
che arri­vi il vener­dì sera o la dome­ni­ca mattina,
la primavera,
l’estate,
l’autunno o l’inverno.
Non c’è momen­to miglio­re di que­sto per esse­re felice.
La feli­ci­tà è un per­cor­so, non una destinazione.
Lavo­ra come se non aves­si biso­gno di denaro,
ama come se non ti aves­se­ro mai ferito
e bal­la, come se non ti vedes­se nessuno.
Ricor­da­ti che la pel­le avvizzisce,
i capel­li diven­ta­no bian­chi e i gior­ni diven­ta­no anni.
Ma l’importante non cambia:
la tua for­za e la tua con­vin­zio­ne non han­no età.
Il tuo spi­ri­to è il piu­mi­no che tira via qual­sia­si ragnatela.
Die­tro ogni tra­guar­do c’è una nuo­va partenza.
Die­tro ogni risul­ta­to c’è un’altra sfida.
Fin­ché sei vivo, sen­ti­ti vivo.
Vai avan­ti, anche quan­do tut­ti si aspet­ta­no che lasci perdere.
(Madre Tere­sa di Calcutta)

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Carta di identità elettronica


Si comu­ni­ca, con pre­ghie­ra di dif­fu­sio­ne tra i con­na­zio­na­li resi­den­ti nel­la pro­pria area di com­pe­ten­za, che a par­ti­re dal 15 otto­bre pros­si­mo que­sta Amba­scia­ta non rila­sce­rà più la Car­ta di Iden­ti­tà cartacea.
Un’apposita infor­ma­ti­va su requi­si­ti e pro­ce­du­re per il rila­scio del­la nuo­va Car­ta di Iden­ti­tà Elet­tro­ni­ca (C.I.E.) sarà a dispo­si­zio­ne sul sito di que­sta Ambasciata.
Per i con­na­zio­na­li sarà attual­men­te pos­si­bi­le otte­ne­re la C.I.E. solo recan­do­si per­so­nal­men­te pres­so que­sta Can­cel­le­ria consolare.

Si rin­gra­zia per la con­sue­ta col­la­bo­ra­zio­ne e si resta a dispo­si­zio­ne per qual­sia­si even­tua­le chiarimento.

Cor­dial­men­te

Dott.ssa Van­da Serranti
Capo Can­cel­le­ria Consolare
Amba­scia­ta d’Italia ad Atene

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Thanos Stavridis – “Con una valigia di sogni”

VIDEO

La Gre­cia è un pae­se immer­so pro­fon­da­men­te nel Medi­ter­ra­neo non solo geo­gra­fi­ca­men­te ma soprat­tut­to per cul­tu­ra e tra­di­zio­ne. La sua vici­nan­za al mon­do sla­vo e lo stret­to rap­por­to col mon­do otto­ma­no (è sta­ta sot­to il domi­nio tur­co per più di 400 anni), ne han­no con­di­zio­na­to però costu­mi ed usi. Per un’occidentale che per la pri­ma vol­ta vie­ne a con­tat­to col mon­do elle­ni­co odier­no è net­ta la sen­sa­zio­ne di tro­var­si in un pae­se divi­so tra occi­den­te ed orien­te e con pro­fon­de influen­ze slave.
La Gre­cia esce, nel bene e nel male, da una socie­tà agro-pasto­ra­le e for­ti cam­bia­men­ti sono avve­nu­ti negli ulti­mi vent’anni nel pae­se; un pae­se pro­iet­ta­to a tro­va­re un pun­to di incon­tro tra le nuo­ve esi­gen­ze di una socie­tà in evo­lu­zio­ne, aper­ta a nuo­ve influen­ze e sti­mo­li e con­tem­po­ra­nea­men­te rispet­to­so del­le pro­prie radici.
Il discor­so è mol­to vasto e coin­vol­ge non solo usi, costu­mi e abi­tu­di­ni quo­ti­dia­ni ma influen­za anche il mon­do del­la tra­di­zio­ne culturale.
Anco­ra oggi quan­do si par­la di musi­ca gre­ca in Ita­lia, auto­ma­ti­ca­men­te la men­te va alle note del­la colon­na sono­ra di “Zor­bas il gre­co”. Ebbe­ne, era tem­po che la musi­ca gre­ca uscis­se dai vec­chi “ste­reo­ti­pi musi­ca­li” e si pre­sen­tas­se sia in patria sia all’estero con musi­che nuo­ve. Nuo­ve nel­la loro espres­sio­ne ma ric­che del­la vera e più auten­ti­ca tra­di­zio­ne gre­ca: la tra­di­zio­ne bizan­ti­na, anco­ra così ric­ca nei can­ti eccle­sia­sti­ci, fil­tra­ta nel­la musi­ca popo­la­re attra­ver­so 400 anni di occu­pa­zio­ne otto­ma­na; la tra­di­zio­ne del Nord gre­co e dell’Epiro cosi pie­na nei can­ti e nei suo­ni di spun­ti bal­ca­ni­ci, ove ritro­via­mo stru­men­ti tipi­ci del­la tra­di­zio­ne bal­ca­ni­ca orien­ta­le come il Kaval e il Ney.
La fusio­ne di que­sti ele­men­ti puri del­la tra­di­zio­ne in uno spi­ri­to di rin­no­va­men­to crea suo­ni che non sono una ripe­ti­zio­ne osses­si­va del vec­chio ma una evo­lu­zio­ne e un rias­sun­to di tut­to quel­lo che carat­te­riz­za la cul­tu­ra di un popo­lo: la sua sto­ria, i suoi costu­mi ed usi, le sue tradizioni .
Nasco­no arti­sti e musi­che nuo­ve sul­la sce­na musi­ca­le gre­ca; ormai da alcu­ni anni, nuo­vi talen­ti si affer­ma­no con musi­che di qua­li­tà, nel mas­si­mo rispet­to del­le tra­di­zio­ni popo­la­ri del loro paese.
“Con una vali­gia di sogni”, que­sto il tito­lo del­la pri­ma rac­col­ta disco­gra­fi­ca di Tha­nos Sta­vri­dis. Lo abbia­mo ascol­ta­to suo­na­re la fisar­mo­ni­ca nel cor­so del Festi­val esti­vo del Comu­ne di Patras­so e sia­mo rima­sti vera­men­te impres­sio­na­ti da lui e la sua ban­da i “dRom”, non solo per la mae­stria e la bra­vu­ra ma anche e, soprat­tut­to, per le com­po­si­zio­ni eseguite.
Sono 12 bra­ni com­po­sti dal­lo stes­so Sta­vri­dis ove occi­den­te ed orien­te si mesco­la­no: asso­nan­ze tra­di­zio­na­li del pas­sa­to e con­tem­po­ra­nee dei rit­mi etni­ci gre­ci, den­se di influen­ze bal­ca­ni­che e cari­che di ele­men­ti di jazz, tira­no fuo­ri l’anima di una Gre­cia che, tut­to som­ma­to, guar­da ad ovest.
Que­sta è la bra­vu­ra ed il talen­to di Sta­vri­dis: non fer­mar­si ai con­fi­ni di una musi­ca nazio­na­le ma riu­sci­re a tra­sva­li­ca­re quel con­fi­ne con orgo­glio, dichia­ran­do­si figlio di una cul­tu­ra medi­ter­ra­nea sen­za rin­ne­ga­re le sue influen­ze bal­ca­ni­che ed orientali.
Le sue paro­le di pre­sen­ta­zio­ne, pri­ma del con­cer­to, sono sta­te pro­prio que­ste: ”Sono con­scio di esse­re gre­co e di por­ta­re in seno alla mia cul­tu­ra gli ele­men­ti elle­spon­ti­ci, bal­ca­ni­ci e un po’ rom del­le mie ori­gi­ni gre­co-mace­do­ni; sono con­scio anche di esse­re figlio di una nazio­ne tut­ta pro­iet­ta­ta nel Mar Medi­ter­ra­neo ma da sem­pre divi­sa tra occi­den­te ed orien­te”. Que­ste paro­le sono la descri­zio­ne più veri­tie­ra del­la sua musi­ca. Essa è la ricer­ca del­la pro­pria iden­ti­tà cul­tu­ra­le nel diva­rio tra vec­chio e nuo­vo, tra occi­den­te ed oriente.
Il grup­po “dRom” si defi­ni­sce un col­let­ti­vo musi­ca­le ove con­flui­sco­no tut­te le espe­rien­ze musi­ca­li dei suoi com­po­nen­ti, uni­ti dal­la pas­sio­ne per la musi­ca e l’improvvisazione; nasce nel 2015 su ini­zia­ti­va di Tha­nos Sta­vri­dis, com­po­si­to­re e auto­re dei bra­ni. Tha­nos Sta­vri­dis vie­ne da una lun­ga espe­rien­za matu­ra­ta al fian­co sia di impor­tan­ti arti­sti nazio­na­li sia di gros­si nomi del­la musi­ca bal­ca­ni­ca estera.
Il loro cd dal tito­lo “Una vali­gia di sogni”, pub­bli­ca­to dal­la Kyklos Records, ha tro­va­to il favo­re del pub­bli­co anche all’estero; vie­ne ascol­ta­to tra­mi­te le sta­zio­ni radio­fo­ni­che in varie par­ti del mon­do ed ha rice­vu­to atte­sta­ti e giu­di­zi posi­ti­vi dal­la cri­ti­ca stra­nie­ra, clas­si­fi­ca­to come uno dei miglio­ri del­la cate­go­ria “world­mu­sic”.
– Tha­nos Sta­vri­dis – fisarmonica
– Jan­nis Kara­kal­pa­ki­dis – chi­tar­ra elettrica
– Jotis Kiourts­o­glou – basso
– Chri­stos Tasios – bat­te­ria e percussioni

Con que­sto schie­ra­men­to i dRom con­clu­do­no la loro tour­nè esti­va che li ha visti pro­ta­go­ni­sti in vari con­cer­ti tenu­ti in Gre­cia, Mace­do­nia del Nord, Cipro e Bulgaria.

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Intervista alla Dir. dell’IIC Atene

Intervista ad Anna Mondavio, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene

La nostra ospi­te di oggi è la Dot­to­res­sa Anna Mon­da­vio, Diret­to­re dell’Istituto Ita­lia­no di Cul­tu­ra di Atene.
Lau­rea­ta in Lin­gue e Let­te­ra­tu­re Stra­nie­re Moder­ne pres­so l’Università La Sapien­za di Roma, la Dot­to­res­sa Mon­da­vio ha otte­nu­to nel 1996 il suo Dot­to­ra­to di Ricer­ca in Didat­ti­ca del­le lin­gue e del­le Cul­tu­re pres­so l’Università La Sor­bon­ne Nou­vel­le a Pari­gi. Su que­sto argo­men­to ha pub­bli­ca­to nel cor­so degli anni diver­si arti­co­li in varie rivi­ste ita­lia­ne, fran­ce­si e ingle­si, soprat­tut­to per quan­to riguar­da la tema­ti­ca dell’apprendimento/insegnamento dell’italiano come Lin­gua Straniera.
A par­ti­re dal 1992 ha lavo­ra­to, soprat­tut­to in col­la­bo­ra­zio­ne con il Mini­ste­ro degli Affa­ri Este­ri, in qua­li­tà di Let­tri­ce di ita­lia­no pres­so diver­si Ate­nei all’estero (Buda­pe­st, Bru­xel­les e Lou­vain-la-Neu­ve), men­tre nel 2001 ha rice­vu­to il suo pri­mo inca­ri­co come Addet­to Cul­tu­ra­le, pre­stan­do ser­vi­zio pres­so l’Istituto Ita­lia­no di Cul­tu­ra di Lil­le (Fran­cia), e in segui­to pres­so l’Istituto di Lon­dra. Nel 2014 ha assun­to la dire­zio­ne dell’Istituto Ita­lia­no di Cul­tu­ra di San­tia­go del Cile. Attual­men­te, e dal 1 otto­bre 2018, è Diret­to­re dell’Istituto Ita­lia­no di Cul­tu­ra di Atene.
In que­sta inter­vi­sta*, a qua­si un anno di distan­za dopo il suo tra­sfe­ri­men­to ad Ate­ne, la Dot­to­res­sa Mon­da­vio ci rac­con­ta le sue pri­me impres­sio­ni dal­la Gre­cia e ci par­la tra l’altro dei lega­mi di vec­chia data tra l’Italia e la Gre­cia, del ruo­lo fon­da­men­ta­le che il patri­mo­nio cul­tu­ra­le svol­ge per entram­bi i Pae­si, del­lo sta­to del­la coo­pe­ra­zio­ne cul­tu­ra­le ita­lo­gre­ca e dell’italofonia in Gre­cia, non­ché del­le ini­zia­ti­ve, prio­ri­tà e futu­ri pro­get­ti dell’Istituto in cam­po culturale. 

– Sono ormai pas­sa­ti mesi dal suo tra­sfe­ri­men­to in Gre­cia. Qua­li le sue pri­me impres­sio­ni dal­la capi­ta­le gre­ca? Le sor­pre­se posi­ti­ve, le dif­fi­col­tà incontrate…

Quan­do sono arri­va­ta in Gre­cia nell’ottobre del 2018… con­ti­nua

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A cavallo tra le due culture

Ales­san­dro a Leros…

clic­ca­re AIAL

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Mediterranean Beach Games 2019

PATRASSO: dal 25 al 31 Agosto

www.mbgpatras2019.gr

into­pic

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Ambasciata It.: concorso per assunzione


Assun­zio­ne di un Impie­ga­to a con­trat­to a tem­po indeterminato

Si ren­de noto che quest’Ambasciata indi­ce un con­cor­so per l’assunzione di un Impie­ga­to a con­trat­to a tem­po inde­ter­mi­na­to da adi­bi­re al ser­vi­zio di Autista-centralinista-commesso.

per infor­ma­zio­ni clic­ca­re qui

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Nuova App sui servizi consolari

Si comu­ni­ca la rea­liz­za­zio­ne dell’APP “mAP­P­mon­do con­so­la­re” vol­ta ad amplia­re la dif­fu­sio­ne del­le infor­ma­zio­ni sui ser­vi­zi offer­ti dagli Uffi­ci con­so­la­ri ita­lia­ni ai con­na­zio­na­li sta­bil­men­te o tem­po­ra­nea­men­te resi­den­ti all’estero.

La APP “mAP­Pa­mon­do con­so­la­re” è distri­bui­ta negli appo­si­ti sto­re dei gesto­ri dei due prin­ci­pa­li siste­mi ope­ra­ti­vi per dispo­si­ti­vi mobi­li, Apple Sto­re (per i dispo­si­ti­vi iOS, al link
https://apps.apple.com/it/app/mappamondo-consolare/id1465893831)
e Goo­gle Play Sto­re (per i dispo­si­ti­vi Android, al link
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mae.mappamondoConsolare)
ed e’ sca­ri­ca­bi­le gra­tui­ta­men­te dagli utenti.

L’applicativo pre­sen­ta le seguen­ti prin­ci­pa­li caratteristiche:
– inter­fac­cia intui­ti­va e “user friend­ly”, con oltre 50 argo­men­ti di inte­res­se gene­ra­le per gli Ita­lia­ni all’estero strut­tu­ra­ti in tre macroa­ree: Viag­gia­re, Stu­dia­re, Vivere;
– infor­ma­zio­ni di det­ta­glio sul­le “cose da fare” in caso di neces­si­ta’, per cia­scu­no degli argo­men­ti ripor­ta­ti (pas­sa­por­to smar­ri­to, assi­sten­za sani­ta­ria, etc.), che l’utente potra’ orga­niz­za­re in una lista personalizzata;
– navi­ga­zio­ne inte­rat­ti­va su map­pa, con rife­ri­men­to ad oltre 200 sedi con­so­la­ri, con geo­lo­ca­liz­za­zio­ne e indi­vi­dua­zio­ne degli uffi­ci all’estero ter­ri­to­rial­men­te competenti;
– col­le­ga­men­to a FAST-IT, il por­ta­le web dei ser­vi­zi con­so­la­ri del­la Farnesina;
– cen­ti­na­ia di link uti­li e rife­ri­men­ti per gli Ita­lia­ni all’estero rela­ti­vi a Lavo­ro, Scuole/Universita’, Strut­tu­re Sani­ta­rie, Associazioni.”


Can­cel­le­ria Consolare
Amba­scia­ta d’Italia
Atene
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La lingua geniale…”

Dopo Ate­ne e Salonicco…

a Patras­so la gre­ci­sta ita­lia­na Andrea Marcolongo 


La libre­ria disco­ver (Disco­ver Book­sto­re), le edi­zio­ni Pata­kis (Πατάκη-Pata­kis Publi­shers), l’Istituto Ita­lia­no di Cul­tu­ra di Ate­ne e l’Ambasciata d’Italia in Gre­cia, invi­ta­no la S.V. mer­co­le­dì 8 mag­gio 2019 alle ore 19.00 pres­so la libre­ria – via Βούρβαχη – ad un incon­tro con Andrea Mar­co­lon­go (Andrea Mar­co­lon­go Mura­to­vić) scrit­tri­ce dei libri “La lin­gua genia­le – 9 ragio­ni per ama­re il gre­co” & “La misu­ra dell’eroismo”.

The Best : Στην Πάτρα σήμερα η Ιταλίδα ελληνίστρια Αντρέα Μαρκολόνγκο




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Bando per Borse di studio…


Can­cel­le­ria Consolare
– Amba­scia­ta d’Italia – Atene

GRECIA – BANDO RELATIVO ALLE BORSE DI STUDIO OFFERTE DAL GOVERNO ITALIANO IN FAVORE DI STUDENTI STRANIERI E ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO (IRE) PER L’A.A. 2019-2020.

dispo­ni­bi­le sul sito dell’Amba­scia­ta.

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Elezioni 2019: agevolazioni di viaggio

ELEZIONI EUROPEE 2019: AGEVOLAZIONI DI VIAGGIO IN OCCASIONE DELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO EUROPEO, DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI PREVISTE PER IL MESE DI MAGGIO 2019.

Can­cel­le­ria Consolare
Amba­scia­ta d’Italia – Atene

mes­sag­gio mini­ste­ria­le a favo­re dei connazionali 

Si infor­ma che gli avvi­si sul­le age­vo­la­zio­ni di viag­gio in favo­re degli elet­to­ri resi­den­ti all’estero in occa­sio­ne del­le pros­si­me ele­zio­ni per il rin­no­vo del Par­la­men­to euro­peo e per le ele­zio­ni che si ter­ran­no nel­le stes­se date sono pub­bli­ca­ti in una pagi­na dedi­ca­ta del sito inter­net dell’Amministrazione, con­sul­ta­bi­le al seguen­te link:

https://www.esteri.it/mae/it/servizi/italiani-all-estero/elezioni-europee-2019

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Notre Dame interviews

Dr.Dimitris Theo­dos­so­pou­los : Notre Dame interviews 

Cari ami­ci e colleghi,
l’ultimo aggior­na­men­to sul­la mia opi­nio­ne riguar­do al disa­stro ed alla rico­strui­zio­ne di Notre Dame”

SCIENTIFIC AMERICAN
How Fran­ce Can Rebuild Notre Dame
“Come la Fran­cia può rico­strui­re Notre Dame”

Un esper­to offre una pro­spet­ti­va scien­ti­fi­ca su ciò che è sta­to per­so e ciò che può esse­re ripristinato”


An expert offers a scien­ti­fic per­spec­ti­ve on what has been lost and what can be restore

The world wat­ched hel­ples­sly this week as Paris’s trea­su­red Notre Dame cathe­dral went up in fla­mes. Althou­gh fire bri­ga­des mana­ged to save parts of the buil­ding, such as the bell towers, the bla­ze destroyed the roof and spire—along with coun­tless artifacts.
Howe­ver,…read on

– L’articolo sul gior­na­le Ethnos.gr – dome­ni­ca 21.04.2019 –



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